Stretta sulla movida a San Teodoro per evitare che anche in questa frequentata località turistica del nord Sardegna si verifichino focolai di Covid come successo a Porto Rotondo e nel resort di Santo Stefano a seguito dell’unico caso di positività acertato finora: un turista romano di rientro dalla Grecia che aveva fatto il tampone a Fiumicino prima dell’imbarco per l’Isola è ora è in isolamento nella sua casa di villeggiatura a San Teodoro.
Il sindaco Domenica Mannironi ha firmato due nuove ordinanze restrittive dopo la segnalazione della Guardia medica di molte sindromi febbrile tra i giovani del paese e frazioni limitrofe.
Con il primo provvedimento si impone il divieto di accesso alle spiagge dalle 22 alle 6 del mattino, con il secondo si stoppa la musica nei locali all’una e non più alle 2 e si vieta il consumo di bevande in strade. Non solo: Cala Brandinchi, una delle più gettonate del litorale, diventa una spiaggia a numero chiuso con massimo 1.500 persone.
“Stiamo adottando tutte le misure precauzionali del caso visto che a San Teodoro è un’annata di presenze eccezionale – spiega il sindaco Mannironi – Siamo infatti primi in Sardegna per numero di vacanzieri. Non abbiamo al momento una situazione critica ma a detta delle Guardie mediche ci sono molti ragazzi con sintomi febbrili. Questi vengono monitorati dai medici e dagli infermieri dell’Usca direttamente nei loro domicili, fino a segnalarli, all’occorrenza, all’ospedale di Olbia per prenotare i tamponi. Vigiliamo – chiarisce – affinché non succeda ciò che è successo al resort di Santo Stefano o a Porto Rotondo. Per questo abbiamo chiuso anche le spiagge, la notte bivacco di giovani, introdotto il numero chiuso a Cala Brandinchi e consentita la musica nei locali solo fino all’una di notte per evitare assembramenti”.