Ha dovuto partorire a casa poiché le avrebbero negato l’ambulanza per raggiungere l’ospedale più vicino. Il caso della donna gallurese è approdato in Consiglio regionale grazie all’esponente del M5s Roberto Li Gioi, che ha presentato una interrogazione all’assessore della Sanità Mario Nieddu.
“È inaccettabile – denuncia – che nel 2020 la vita di una giovane sia messa a repentaglio con tutti i rischi che ne derivano. Non è tollerabile che mamme e bambini siano messe in pericolo dalla progressiva sottrazione di servizi sanitari sul territorio e dall’inefficiente gestione delle urgenze ostetriche negli ospedali in cui c’è stata la chiusura del Punto nascita”.
“A due anni dalla sospensione dell’attività del Punto nascita all’ospedale Paolo Dettori di Tempio le istituzioni competenti – attacca il consigliere dell’opposizione – non hanno ancora assicurato la gestione delle urgenze ostetriche. Quanto accaduto ripropone i gravissimi problemi dell’ospedale tempiee, dall’assenza di personale alla chiusura a periodi alterni di diversi reparti”. Li Gioi chiede quindi a Nieddu “cosa abbia impedito di prendere in carico la paziente che aveva chiesto un’ambulanza per andare all’ospedale di Olbia”, ma anche “cosa intenda fare per evitare il ripetersi di episodi simili e garantire la gestione efficiente delle urgenze ostetriche” e “come intende sanare le criticità degli ospedali galluresi già denunciate il 13 luglio ad Arzachena dalla conferenza socio-sanitaria”.