Doveva essere la conferenza in cui l’assessore al Turismo Chessa avrebbe dovuto illustrare personalmente il Tursport, il progetto che garantirà, secondo gli organizzatori, 100mila presenze turistiche nei periodi di bassa stagione grazie agli eventi sportivi.
Invece l’unico assente era proprio l’assessore al Turismo. “L’evento è in concomitanza con un’importante riunione di Giunta” hanno motivato i presenti alla conferenza. Ma la redazione, attraverso una sua fonte sicura, ha scoperto che di riunione di Giunta…nemmeno l’ombra.
Noi diamo comunque il beneficio del dubbio all’assessore, ma i più maliziosi potrebbero pensare che sia stata un’assenza strategica, visto il polverone che in questi giorni ha accompagnato l’annuncio del progetto Tursport Sardegna.
La Regione, attraverso la legge approvata dal Consiglio il 15 luglio scorso, ha infatti deciso di finanziare con 5,7 milioni di euro il progetto L’Isola del Turismo Sportivo “perché – ha scritto in una nota Chessa – va nella direzione auspicata dalla Giunta Solinas fin dal giorno dell’insediamento: favorire lo sviluppo delle presenza turistiche in Sardegna nei periodi di bassa stagione. Peraltro, secondo i promotori che hanno regolarmente presentato la proposta agli uffici regionali, con questo progetto si porteranno eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale nei piccoli centri e nelle zone interne della Sardegna. Si tratta di manifestazioni che altrimenti si sarebbero svolte in altre regioni. Le ricadute economiche e occupazionali sono evidenti”.
L’importanza del progetto è data anche dal fatto che il Comitato Organizzatore Locale TurSport sia un soggetto aperto alle Federazioni e Associazioni sportive: le prime ad aderire sono state quelle degli sport minori, che sono proprio quelle che hanno maggiore difficoltà a organizzare eventi a livello nazionale e locale. Il numero delle Federazioni mi assicurano i promotori è in crescita: ad esempio fa piacere sapere che la Sardegna ospiterà il campionato mondiale di biliardo sportivo a 5 birilli o i campionati di karate che sono discipline sicuramente più conosciute dal grande pubblico e daranno grande visibilità alla Sardegna”.
L’assessore al Turismo avverte: “Vigileremo attentamente su come verranno spese le risorse pubbliche per l’organizzazione e realizzazione del progetto l’Isola del Turismo Sportivo e valuterà per ogni manifestazione la ricaduta sul territorio dal punto delle presenze turistiche e dell’impatto economico e occupazionale”.