“Iniziano ad arrivare i primi risultati del nuovo corso del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna che ieri a Valledoria ha concluso il primo ciclo di incontri sul territorio (dopo Ozieri e Perfugas)”. Ad annunciarlo è lo stesso Consorzio Bonifica del Nord Sardegna.
“Rispetto a febbraio quando il nuovo Consiglio dei delegati dell’Ente ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione le anticipazioni di tesoreria sono più che dimezzate, passando da 5 a 2 milioni di euro – afferma il presidente del Consorzio Toni Stangoni -. Per questo – è l’appello – è fondamentale il contributo di tutti, anche critico ma costruttivo, affinché queste anticipazioni non servano più, con un cospicuo risparmio di interessi e la possibilità di poter dedicarci insieme all’auspicata riforma, con il recupero delle competenze passate e finalmente la possibilità di poter programmare garantendo un migliore servizio a costi sostenibili per i consorziati”.
L’incontro. Alla riunione erano presenti tutti i primi cittadini del territorio interessato (Valledoria, Castelsardo, Sedini, Badesi, Santa Maria Coghinas, Viddalba), oltre ai rappresentanti delle Associazioni di categoria (Coldiretti, Cia e Confagricoltura), il presidente della commissione Attività produttive della Regione Sardegna, Piero Maieli ma soprattutto è stata fondamentale la presenza e la partecipazione attiva dei consorziati che hanno potuto raccogliere gli indirizzi della amministrazione consortile, gli impegni dei rappresentanti politici ed esprimere le criticità che affrontano e avanzare delle proposte.
Programmi: La volontà della amministrazione è quella di tentare di porre rimedio immediatamente al buco economico di circa 3 milioni di euro che affligge e penalizza fortemente l’attività di programmazione, ma anche l’esecuzione di interventi di manutenzione. “Un buco generatosi a causa della mancata programmazione in vent’anni di commissariamento, per il quale stiamo chiedendo un intervento straordinario alla Regione – ha spiegato il Presidente Toni Stangoni -. Ma occorre immediatamente istituire anche un gruppo che individui tutte le linee di finanziamento disponibili. Attività questa che si può fare con un lavoro di squadra, e che ci deve portare a individuare le risorse sia all’interno del Piano di Sviluppo Rurale, che nel Programma Nazionale di Sostegno del Ministero della Politiche agricole e forestali”.
Sono però emerse alcune difficoltà legate alle tariffe applicate secondo il Piano di Classifica “approvato prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione – ha spiegato ancora Giosuè Brundu, direttore dell’Ente – e per il quale, pur essendo uno strumento previsto dalla legge, dobbiamo lavorare alacremente per renderlo migliore, e a favore del mondo produttivo: a questo proposito annunciamo che ci impegneremo per formare un gruppo di lavoro che elabori le modalità e gli strumenti per renderlo più equo e sostenibile per i consorziati”.