“Quasi 16 milioni di casi di Covid-19 sono stati segnalati all’Oms e oltre 640.000 morti. E la pandemia continua ad accelerare. Nelle ultime 6 settimane, il numero totale di casi è quasi raddoppiato”. Lo ha detto il il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel consueto briefing sul coronavirus. Giovedì, ha ricordato, saranno sei mesi da quando è stata dichiarata l’emergenza sanitaria globale. “Questa – ha detto – è la sesta volta che un’emergenza sanitaria globale è stata dichiarata ai sensi dei regolamenti sanitari internazionali, ed è la più grave”.
Il bilancio dei casi di coronavirus negli Stati Uniti ha superato i 4,2 milioni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University, secondo cui il numero dei contagi giornalieri è rallentato nelle ultime 24 ore. I dati dell’università americana indicano ad oggi un totale di 4.234.140 casi, di cui 55.187 ieri rispetto agli oltre 60.000 degli ultimi giorni. I nuovi decessi sono stati 518, per un totale di 146.935 dall’inizio della pandemia.
Le autorità del Vietnam hanno deciso di evacuare circa 80.000 persone da Danang, soprattutto cittadini vietnamiti in vacanza nella nota località turistica, dopo la scoperta di tre casi di coronavirus. Lo ha reso noto il governo, che ha predisposto circa 100 voli al giorno da Danang verso 11 città del Paese. Le operazioni di evacuazione dureranno almeno quattro giorni.
L’uso della mascherina nei luoghi pubblici sarà obbligatorio a Hong Kong da mercoledì: lo ha annunciato il segretario capo dell’amministrazione, Matthew Cheung, sottolineando che “la situazione epidemica a Hong Kong è straordinariamente grave”. Le altre misure prese per contrastare la nuova ondata di contagi includono il divieto di assembramenti di oltre due persone nei luoghi pubblici e l’obbligo per i ristoranti di servire solo pasti da asporto.
La Cina ha registrato domenica 61 nuovi casi di Covid-19, di cui 57 di trasmissione domestica e 4 importati: è il peggior dato dalle 75 infezione segnale il 6 marzo scorso. Secondo i dati diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale, 41 contagi sono stati rilevati nello Xinjiang, la regione adesso più a rischio, 14 nella provincia di Liaoning e 2 in quella di Jilin. Quanto ai casi importati, 2 sono relativi alla Mongolia Interna, mentre Fujian e Sichuan ne hanno avuto uno ciascuno. I nuovi asintomatici accertati sono stati 44.
In Brasile il bilancio dei casi ha superato la soglia dei 2,4 milioni, mentre quello dei decessi è ad oggi oltre quota 87mila: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn.
Secondo i dati ufficiali, nelle ultime 24 ore nel Paese sono stati registrati 24.578 nuovi contagi e 555 ulteriori morti, per un totale di 2.419.091 casi e 87.004 decessi dall’inizio della pandemia cinque mesi fa (il 26 febbraio scorso).
L’India ha registrato 49.931 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, vale a dire il livello giornaliero più alto dall’inizio della pandemia: il nuovo record, secondo i conteggi ufficiali del ministero della Sanità riportati dalla Cnn, è stato accompagnato da ulteriori 708 decessi. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei contagi a quota 1.435.453 e quello dei morti a quota 32.771. Ad oggi i casi attivi sono 485.000 e le persone guarite sono 917.568. Il Paese, come è noto, ha il terzo numero di casi più alto al mondo dopo gli Usa e il Brasile.
Il bilancio dei casi di coronavirus in Messico ha superato quota 390mila e quello dei decessi quota 43mila: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. L’università americana riporta oggi che nel Paese il numero di contagi è salito a 390.516 e quello dei morti a 43.680. Secondo un conteggio della Cnn eseguito sulla base dei dati ufficiali del ministero della Sanità, in soli sette giorni in Messico sono stati rilevati 46.273 nuovi casi di coronavirus e 4.506 ulteriori decessi.
Lo Stato australiano di Victoria, il più colpito dal coronavirus, ha registrato un record di 537 nuovi casi nelle ultime 24 ore: si tratta del peggior bilancio giornaliero a livello nazionale dall’inizio della pandemia. Lo ha detto oggi il premier dello Stato, Daniel Andrews, secondo quanto riporta la Cnn. Il nuovo record è stato accompagnato da sei ulteriori decessi nello Stato, un dato che porta il bilancio locale dei morti a quota 77 e quello nazionale a quota 161.
Nello Stato di Victoria, quindi, il coronavirus continua a diffondersi a livelli sostenuti nonostante la metropoli di Melbourne e la vicina contea di Mitchell Shire siano in lockdown da tre settimane. La chiusura durerà almeno altre tre settimane. Andrews ha spiegato che il numero di nuovi casi viene alimentato soprattutto da persone infette che si recano comunque al lavoro.