L’ondata di caldo che accompagna la regione non dà segni di cedimento e continua l’allerta incendi nell’Isola. La Protezione Civile sarda ha emanato un nuovo bollettino di previsione di pericolo incendio: per la giornata di domenica 26 luglio è prevista un’allerta arancione per pericolosità alta in alcune zone della Sardegna e gialla nella restante parte dell’Isola.
Per evitare un incendio si ricorda di adottare le seguenti precauzioni:
– non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi, possono incendiare l’erba secca;
– non accendere fuochi nel bosco. Usare solo le aree attrezzate. Non abbandonare mai il fuoco e prima di andare via accertarsi che sia completamente spento;
– se si deve parcheggiare l’auto, accertarsi che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca. La marmitta calda potrebbe incendiare facilmente l’erba;
– non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive. Sono un pericoloso combustibile;
– non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la paglia o altri residui agricoli, in pochi minuti potrebbe sfuggire il controllo del fuoco.
Quando l’incendio è in corso:
– se si avvistano delle fiamme o anche solo del fumo telefonare al numero di soccorso 115 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco o al numero dedicato 1515. Non pensare che altri l’abbiano già fatto. Occorre inoltre fornire le indicazioni necessarie per localizzare l’incendio;
– cercare una via di fuga sicura: una strada o un corso d’acqua. Non fermarsi in luoghi verso i quali soffia il vento, si potrebbe rimanere imprigionati tra le fiamme e non avere più una via di fuga;
– stendersi a terra in un luogo dove non c’è vegetazione incendiabile. Il fumo tende a salire e in questo modo si evita di respirarlo;
– se non si ha altra scelta, cercare di attraversare il fuoco dove è meno intenso per passare dalla parte già bruciata. Ci si porterà così in un luogo sicuro;
– l’incendio non è uno spettacolo, non sostare lungo le strade, si intralcerebbero i soccorsi e le comunicazioni necessarie per gestire l’emergenza.