Chiudere i bar per evitare che migliaia di persone si riversino lungo il percorso della “Faradda” la sera del 14 agosto, nonostante il sindaco, in accordo con la Curia e l’Intergremio, abbia già deciso che la tradizionale Discesa dei Candelieri non si svolgerà, causa emergenza coronavirus.

La richiesta che domani approderà sul tavolo della Giunta comunale è arrivata oggi dagli stessi operatori dislocati lungo il percorso dei Candelieri, che hanno paura di sanzioni economiche e amministrative nel caso i loro locali fossero presi d’assalto dagli avventori. Per loro sarebbe impossibile far rispettare le norme anticovid, come mascherine, sanificazione mani, distanze di sicurezza. Una rappresentanza dei commercianti, compresi i gestori dei bar, ha incontrato oggi e nei giorni scorsi l’amministrazione comunale proprio per discutere degli eventi dell’estate, primo fra tutti la Discesa dei Candelieri. Perché anche se la Faradda dei ceri con la festa popolare è stata annullata, sindaco, curia e Intergremio hanno annunciato che la città scioglierà comunque il plurisecolare voto alla Madonna dell’Assunta.

Ancora non si conoscono le modalità, ma la città freme. E qualcosa si farà. Tanto che il Comune ha già predisposto almeno una ventina di stalli per i venditori ambulanti, individuando per loro degli spazi nella zona di via Dei Gremi e piazza Santa Maria, dove tradizionalmente si conclude la discesa dei Candelieri. Gli ambulanti (torronai, carri bar e venditori di giochi e souvenir) potranno usufruire degli stalli loro assegnati dal 9 al 31 agosto, dalle ore 8 alle 24.