La Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato un Vademecum sulla procedura nel trattamento dei casi di pedofilia commessi da chierici: “Il desiderio è che questo strumento – si spiega – possa aiutare le diocesi, gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, le conferenze episcopali e le diverse circoscrizioni ecclesiastiche a meglio comprendere e attuare le esigenze della giustizia su un delictum gravius che costituisce, per tutta la Chiesa, una ferita profonda e dolorosa che domanda di essere guarita”.
Sulle denunce alle autorità civili si ribadisce la necessità del rispetto delle normative locali, anche se si invitano i vescovi comunque a farlo in caso di rischio di recidiva degli atti. Saranno prese anche in considerazione le denunce anonime.
Il testo ribadisce l’inviolabilità del segreto confessionale.