Ormai qualche giorno fa, un po’ in sordina, il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha pubblicato sulla sua pagina Facebook due foto del Largo Carlo Felice: nella prima la strada appariva affollata, nella seconda deserta (oltre ad appartenere probabilmente a epoche diverse, come la presenza delle vecchie cabine telefoniche, nel primo scatto, sembra suggerire). Nel testo del post, in maiuscolo, il primo cittadino scrive: “Con la mia amministrazione sono spariti i venditori abusivi da tutto il centro storico”.
Non è chiaro se stiamo assistendo a una vera magia o, piuttosto, a una specie di gioco di prestigio. Se si trattasse di una magia vera e propria e questi pericolosissimi venditori fossero spariti nel nulla, allora non ci resterebbe che rassegnarci. Se invece, come sospettiamo, si trattasse solo di una cinica illusione, be’ allora ci chiediamo dove siano finite quelle persone. Perché di persone parliamo: non di soprammobili su un pianoforte o di arredamento stradale. Parliamo di vite, storie, pensieri, speranze, emozioni, destini…Le persone non spariscono perché lo decide un Sindaco. E quando spariscono davvero la questione diventa molto preoccupante.
Piuttosto, da un Sindaco ci aspettiamo che si preoccupi del benessere di ogni residente nel proprio Comune, attraverso la promozione di politiche di inclusione sociale, di ipotesi alternative alla vendita abusiva o, meglio, di un tavolo di confronto con le istituzioni che difendono i diritti umani.P.S.: a sparire, letteralmente, dovrebbe essere la spazzatura, la cui magica scomparsa era stata il fiore all’occhiello del programma elettorale del Sindaco, e che invece – sempre per magia? – sembra riprodursi in ogni angolo della città!P.P.S.: il Sindaco potrebbe informarsi, a nostro nome, riguardo alla partecipazione della Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari, Stefania Loi, alla manifestazione di sabato 11 luglio organizzata dalle “Sentinelle in piedi”, per scoprire se abbia aderito con la sola speranza di far sparire la legge contro l’odio e la violenza omotransfobici, o non addirittura della sparizione delle stesse persone lgbti+ e queer?!
L’opinione del coordinamento di Sardegna Pride