Un nuovo sit-in degli Oss si è tenuto nella giornata odierna sotto il Consiglio regionale di Cagliari per chiedere che la loro figura venga riconosciuta professionalmente nel comparto della sanità. Inoltre, rivendicano l’applicazione della legge 3 del 2018 che prevede l’inserimento degli Oss tra le professioni sanitarie.
“A livello contrattuale siamo considerati una figura tecnica, alla pari degli autisti – fa notare il delegato per la Sardegna di Shc (sindacato oss) Marzio Guaita – non c’è una volontà politica reale di darci una dignità professionale, chiediamo invece di passare a un altro livello, la categoria C ricoperta in passato dagli infermieri”. Tra le rivendicazioni c’è anche quella di una retribuzione adatta all’attività svolta dagli Oss.
“I nostri stipendi variano da un minimo di 700 euro mensili nel privato a un massimo di 1200 euro nel pubblico – ricorda il sindacalista – e questo nonostante siamo in primissima linea, pronti ad affrontare qualsiasi pandemia”.