“La situazione nel centro di Monastir è a dir poco imbarazzante visto che un intero dispositivo di sicurezza viene impiegato 24 ore su 24 a controllare gli stranieri che entrano ed escono indisturbati in barba alle regole imposte dalla quarantena, con enormi rischi di carattere sanitario”. Lo denuncia il segretario provinciale del Sindacato autonomo polizia (Sap), Luca Agati.
I migranti scavalcano un muro di cinta alto tre metri. “Siamo molto preoccupati poiché questa situazione pone a serio rischio la salute dei degli operatori di Polizia e di tutti i cittadini – evidenzia ancora il sindacalista – È intollerabile il rimpallo istituzionale delle responsabilità quando in gioco c’è la salute dei poliziotti”. Attualmente all’interno del centro di Monastir ci sono una settantina di algerini, sbarcati nelle coste del Sud Sardegna nelle scorse settimane. Tra di loro erano stati registrati due casi di positività al coronavirus. Sulla fuga di migranti è intervenuta anche la sindaca di Monastir, Lusia Murru.
“Ho chiamato la Prefettura per avere chiarimenti su quanto sta accadendo – scrive sulla sua pagina Facebook la prima cittadina -. Sono preoccupata per queste fughe, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello sanitario, anche se i migranti in questione sono risultati tutti negativi ai numerosi accertamenti fatti. Si tratta da parte loro di un comportamento scorretto e irresponsabile, che rischia di minare l’integrazione e il rapporto di fiducia che nel tempo si sono instaurati tra i miei concittadini e gli ospiti del Centro e che pone seri problemi di sicurezza. Ho ulteriormente rappresentato tutte le mie preoccupazioni alla Prefettura, che si è impegnata a implementare i punti di sorveglianza nel Centro e ad adottare nuove misure che impediscano le uscite non autorizzate. Ho anche chiesto un maggiore controllo del territorio e ho disposto un’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Locale, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini”.