Non ha definitivamente chiarito cosa abbia provocato la morte dei due ragazzi di Terni l’autopsia eseguita oggi all’istituto di medicina legale di Perugia. Rimane confermata l’ipotesi di un decesso legato all’uso di una sostanza tossica. Se si sia però trattato di metadone o di codeina lo stabiliranno gli esami tossicologici.
Una settimana il tempo necessario per i primi risultati.
Dall’esame autoptico è comunque emerso che Flavio Presuttari, 16 anni, e Gianluca Alonzi, 15, erano sani e senza alcun tipo di malformazione o patologia evidente in atto. L’autopsia è stata eseguita a Perugia dal medico legale Massimo Lancia, incaricato dalla procura. Presente anche Laura Paglicci Reattelli, consulente della difesa del quarantunne Aldo Maria Romboli, fermato dai carabinieri per avere ceduto del metadone diluito con acqua, in cambio di 15 euro, ai due ragazzi poche ore prima che morissero, il 7 luglio nelle loro case di Terni. Le famiglie dei due adolescenti non hanno invece nominato loro esperti.