Trentanove punti, a un passo dalla fatidica quota quaranta, quella che garantisce la sicurezza. E a quattordici lunghezze di distacco dalla terzultima. Per il Cagliari una cosa, la salvezza, è fatta. Rimane il resto: con nove partite e ventisette punti a disposizione resta aperto il discorso Europa. Ma il Cagliari deve proprio correre. In buona sostanza d’ora in poi dovrebbe cercare di vincere tutte le partite con le squadra pari o più giù dei rossoblu in classifica. E provare a rubare qualche punto nelle sfide sulla carta impossibili.
Come quella di domenica prossima alla Sardegna Arena contro la scatenata Atalanta. Tra il dire e il fare c’è di mezzo la difesa: ieri con il Bologna, per far quadrare i conti, Zenga ha dovuto rispolverare il vecchio ruolo di Lykogiannis. E mandare in campo Pisacane, un giocatore uscito dalla gara con il Torino con la frattura di due costole. In queste condizioni anche un punto – questo ha sottolineato il mister alla fine della partita – è importante. Posto che l’obiettivo – ma questo valeva anche per lo stesso Bologna- era la vittoria. La situazione in retroguardia è veramente inedita. Cacciatore – a fine contratto – non c’è più, Ceppitelli si è fermato ieri per un dolore all’inguine, Walukiewicz per un problema muscolare. Pisacane era in panchina, ma non può essere considerato guarito al cento per cento. Tanto è vero che, quando si è infortunato Ceppitelli, Zenga ha mandato in campo Lykogiannis e non lui. Poi, quando si è fermato anche Walukiewicz, non c’è stata altra scelta.
E ora? Gli unici completamente a posto sono Carboni, classe 2001, e Lykogiannis, in un ruolo che non ricopriva da tempo. Ora bisognerà valutare le condizioni degli altri per comporre un terzetto da schierare con l’Atalanta. Tra i possibili arruolabili in quel ruolo anche Faragó. Che però è reduce da un lungo infortunio: giocherebbe fuori ruolo e fuori condizione. Se dovessero mancare tutti non rimarrebbero che le ipotesi Boccia, primavera, e Rog, alla De Rossi degli ultimi anni con la Roma. Questa mattina la squadra ha ripreso gli allenamenti: lavoro di scarico per chi ha giocato con il Bologna, allenamento normale per gli altri. E l’impressione è che per l’Atalanta ci sarà molto turnover.