Dopo diverse rivolte verificatesi tra i migranti all’interno del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Macomer (Cpr), è stato istituito con decreto della Prefettura di Nuoro un organismo di monitoraggio. L’organo di controllo era previsto già nell’accordo per la promozione della sicurezza integrata stipulato nel 2018 tra il ministero dell’Interno e la Regione Sardegna, con il fine di vigilare sull’andamento delle attività del centro per garantire la sicurezza dei 50 migranti ospiti e degli operatori ma anche dei cittadini.
A coordinare l’organismo sarà Luca Dessì della Prefettura di Nuoro, affiancato da Maria Grazia Vivarelli, per la Regione Sardegna, dal consigliere comunale di maggioranza Gianfranco Congiu, dal referente di Italia srl che gestisce il Cpr, Antonio Repucci, e da Antonio Serra, che curerà l’attività di segreteria per la Prefettura. Il Centro di Macomer, che accoglie i migranti irregolari in attesa di rimpatrio, è la prima struttura del genere nell’isola ed è nata il 20 gennaio scorso. In questi mesi sono stati diversi i disordini.
L’ultimo il 19 giugno scorso, quando un gruppo di migranti ha inscenato una protesta contro le condizioni di vita all’interno della struttura. Il culmine della ribellione quando un uomo si era cucito le labbra ed era stato trasferito in infermeria, altri invece erano saliti sul tetto urlando slogan.