Pecorino romano, Pecorino sardo e Fiore sardo esclusi dal Governo dal bando nazionale indigenti da 50 milioni di euro, ma il presidente del Consorzio Salvatore Palitta non ci sta e scrive alla ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

L’obiettivo del bando era favorire la ripresa post pandemia del settore agroalimentare e, al contempo, aiutare le famiglie indigenti: il Governo avrebbe dovuto acquistare per 50 milioni i prodotti inclusi in un determinato paniere (aiutando così la filiera di produzione) per poi destinarli a enti caritatevoli (che li donano a famiglie bisognose). Lo stesso meccanismo del bando da 14 milioni del 2019, che includeva il Pecorino romano ma era legato alla cosiddetta vertenza latte, e che solo in parte è diventato operativo meno di 20 giorni fa.

Una esclusione “inaccettabile – denuncia Palitta – perché i problemi legati alla pandemia hanno colpito indistintamente tutte le indicazioni geografiche e le Dop italiane”. “Non è accettabile – spiega il presidente del Consorzio chiedendo l’intervento della Regione e dei parlamentari sardi – che lo Stato italiano intervenga in una fase congiunturale estremamente difficile come questa ignorando che esistano le Dop sarde che, fra l’altro, sono anche molto richieste nelle piattaforme di vendita e dagli enti caritatevoli”.

Il primo ad accogliere l’appello è il deputato di Fdi Salvatore Deidda, che subito presentato una interrogazione alla ministra Bellanova. “Noi – ricorda Palitta – rappresentiamo il 95% della produzione nazionale ovina e nonostante le difficoltà vissute in questo periodo abbiamo garantito la lavorazione di tutto il latte, cosa che non è avvenuta in altre parti d’Italia, e sostenuto anche i caseifici in difficoltà sui prodotti da tavola. E’ perciò assolutamente impensabile che le nostre Dop isolane subiscano un’ingiustizia simile”.

Murgia: “Bellanova ristabilisca equità”

Regione in campo dopo l’esclusione dai bandi per il sostegno agli indigenti del Pecorino romano e degli altri due formaggi Dop della Sardegna, Pecorino sardo e Fiore sardo. L’assessora dell’Agricoltura Gabriella Murgia ha scritto alla ministra Teresa Bellanova per esprimere “il più vivo disappunto” sollecitando un suo intervento per “ristabilire equità nelle scelte che devono essere mosse da criteri di distribuzione tra le diverse produzioni e i territori di provenienza”.

L’assessora ricorda che “il decreto interministeriale dello scorso aprile, nel prevedere l’integrazione al programma di distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti ha previsto, tra gli altri, una specifica dotazione per i formaggi Dop”. Tuttavia, “i conseguenti provvedimenti adottati da Agea includono diversi formaggi Dop provenienti da diverse parti d’Italia ma nessuna delle tre Dop tipiche della Sardegna”.

La notizia aggiornata:

Dop sardi esclusi da Bando Indigenti: in Sardegna verrà distribuito Montasio