Questo 2020 non finisce mai di stupire: sì, perchè se il Papa che ‘schiaffeggia’ una credente un po’ troppo entusiasta, la terza guerra mondiale sfiorata e una pandemia non erano abbastanza, ora arriva l’ennesimo colpo di scena di questo primo ventennio del terzo millennio. Non prendete quindi impegni per domenica prossima, perchè potrebbe esserci niente meno che la fine del mondo.
Circola ormai da giorni sul web la notizia di un presunto errore di calcolo del calendario gregoriano, introdotto nel 1582 per sostituire quello giuliano: nel passaggio sarebbero stati ‘persi’ infatti alcuni giorni all’anno, precisamente 11, che sommati tra loro darebbero otto anni di scarto. “Secondo il calendario Giuliano, tecnicamente siamo adesso nel 2012”, ha scritto lo scienziato Paolo Tagaloguin in alcuni tweet, che avrebbe poi cancellato.
La data del 21 dicembre 2012 quindi era completamente errata e, secondo i calcoli di Tagaloguin, il momento clou dell’esistenza su questo pianeta sarebbe appunto il 21 giugno 2020, giorno in cui dovrebbe verificarsi, secondo la profezia fatta dall’antico popolo Sudamericano, l’Apocalisse.