Le agenzie di viaggio sarde stanno vivendo una crisi senza precedenti e oggi hanno manifestato il loro disagio con un flash mob sulla scalinata della Basilica di Bonaria, a Cagliari. Un centinaio di operatori, con mascherina al viso nel rispetto delle norme anticontagio, hanno depositato altrettanti trolley sulla scalinata della basilica in segno di protesta. Già prima della pandemia soffrivano di un forte gap rispetto alle agenzie d’oltremare per via del blocco della continuità territoriale, che non consentiva una programmazione facile, ma poi la pandemia è stata il colpo di grazia. Nonostante il fondamentale il ruolo sociale, contraddistinto nel fare in modo che migliaia di connazionali potessero rientrare a casa mentre tutti gli Stati ci chiudevano le porte, al momento gli interventi non paiono sufficienti per poter riaprire le attività in serenità.

“Le agenzie di viaggio – afferma Alice Pudda, Vice Presidente regionale della Fiavet Sardegna – non hanno potuto scegliere se partire in ritardo con la stagione. Siamo aperti tutto l’anno, abbiamo dipendenti e spese tutto l’anno, e soffriamo questa emergenza a livello economico fin da quando a gennaio l’epidemia è scoppiata in Cina. Purtroppo il nostro guadagno si vede solo una volta che i clienti sono partiti, quindi è andato in fumo tutto il nostro lavoro degli ultimi 9 mesi. Gli interventi riservati al settore turistico sono insufficienti per la nostra categoria. Il parametro della differenza di fatturato del solo mese di aprile 2019-2020, nella nostra categoria non può e non deve essere preso come riferimento. I viaggi di istruzione annullati, con le condizioni degli attuali appalti, hanno messo in ginocchio tante delle nostre aziende”.

“Abbiamo bisogno di reali contributi a fondo perduto – prosegue Alice Pudda – abbiamo bisogno di sgravi fiscali e annullamento di imposte, non rinvii. Ne va del mantenimento delle migliaia di posti di lavoro che contribuiamo a offrire, ne va della sopravvivenza di una professione che specialmente in questa situazione ha fatto la differenza. Altri settori hanno beneficiato di aiuti per siccità ed emergenze, ora – conclude la giovane vice presidente della Fiavet Sardegna – è arrivata la siccità anche per il nostro settore, e ci aspettiamo risposte concrete”.