“Se vuoi essere un buon bugiardo c’è una regola da rispettare: non farti smentire dai tuoi amici. E invece oggi scopriamo che le sei strutture per il ricovero di eventuali turisti positivi asintomatici annunciate dalle prime pagine dei quotidiani appena due giorni fa (“sono pronte”, “si tratta di strutture di proprietà regionale”) in realtà sono solo vaghe ipotesi campate per aria”. L’attacco arriva tramite una nota di Francesco Agus, consigliere regionale dei Progressisti.
“Conoscendo i tempi della Regione – scrive Agus – queste non saranno operative prima dell’anno prossimo, esattamente come non lo sono state le tre strutture per l’isolamento dei medici annunciate nel mese di marzo.Le dichiarazioni dell’assessore e dei dirigenti dell’assessorato alla sanità ci dicono anche altro: il complicato sistema di prevenzione basato sulle Usca e sulle guardie mediche per ora è solo abbozzato e non sembra tenere conto delle presenze turistiche. Villasimius e Muravera, per esempio, fanno ancora riferimento all’unità con sede a San Nicolò Gerrei dimensionata per gli abitanti invernali del Sarrabus-Gerrei, non certo per quelli estivi della costa del sud est”.
“Inoltre – si legge ancora – la Sardegna è ancora l’unica regione dove non è possibile per i laboratori privati eseguire i test sierologici. Quelli per i quali siamo disposti a pagare un rimborso con formaggio e malloreddus a chi si presenta munito di certificazione.Eppure il Presidente ha insistito: “è tutto pronto”, “Siamo pronti ad accogliervi”, ripete ad ogni comparsata televisiva, forse per cercare di riparare al danno creato al sistema turistico sardo dalle sue dichiarazioni improvvide delle scorse settimane. Ma prima di spararle così grosse dovrebbe mettersi d’accordo con il complice Nieddu, che ogni volta che viene intervistato espone una versione diversa da quella raccontata”.