Madri che lottano per strappare i loro figli a un destino di violenza e quarantenni in cerca di stabilità che inseguono un sogno da realizzare. Storie di “Donne galattiche” raccontate dalla giornalista Dina Lauricella nel suo libro “Il codice del disonore – Donne che fanno tremare la ‘Ndrangheta”e dall’attrice Natalia Magni con lo spettacolo “Un cottage tutto per sé”. Saranno loro le protagoniste giovedì 4 giugno della prima giornata del Lucido’s Family Festival, organizzato dalla compagnia cagliaritana Lucidosottile e quest’anno diffuso esclusivamente on line. L’appuntamento è fino a domenica 7 sulle pagine Facebook de Le Lucide di Lucidosottile e sul canale Youtube della compagnia, per un cartellone di respiro internazionale che, con la direzione artistica di Tiziana Troja e Michela Sale Musio e in collaborazione con l’associazione Giulia Giornaliste, proporrà spettacoli, dibattiti e presentazioni di libri, gettando anche un ponte sulla realtà teatrale statunitense, grazie al gemellaggio con i festival “In Scena!” di New York e “On Stage”di Roma.
Il via alla sesta edizione sarà alle 18 con il saluto delle Lucide Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Subito il primo appuntamento, con la presentazione del libro “Il codice del disonore – Donne che fanno tremare la ‘Ndrangheta” (Einaudi). A dialogare con la giornalista Dina Lauricella sarà la giornalista collaboratrice di Repubblica Giulia Zuddas, affiancata dal giornalista Vito Biolchini. Vincitore lo scorso anno del Premio Cambosu, “Il codice del disonore” nasce da un fenomeno recente di grande importanza: per la prima volta nella storia della ‘Ndrangheta le figlie e le mogli dei boss collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie. Lo fanno per strappare i propri figli a un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto per sfuggire loro stesse al “codice d’onore”, cioè alla vendetta mortale che incombe sulle donne di ‘Ndrangheta che tradiscono il marito o la famiglia. Dal libro Lauricella ha anche tratto un interessante reportage in due puntate (“Disonora il padre”), andato in onda su Rai3. Palermitana, Dina Lauricella è coautrice del libro “Dalla parte sbagliata. La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di Via D’Amelio” (Castelvecchi 2014, 2018), premio Marco Nozza per il giornalismo d’inchiesta. Nel 2014 ha vinto il premio nazionale Paolo Borsellino (Targa del Presidente della Repubblica) per il giornalismo.
Il programma della prima giornata del Lucido’s Family Festival si completerà a partire dalle 20.30 con l’incontro delle Lucide con l’autrice e attrice Natalia Magni, protagonista dello spettacolo “Un cottage tutto per sé”, on line poi dalle 21. Lo spettacolo racconta la storia di Orsetta, una quasi quarantenne in cerca di stabilità attraverso incontri mancati, regali inaspettati e nuove partenze, tra una madre ossessiva, un’amica preoccupata e un sogno da realizzare. “Un cottage tutto per sé” è una commedia leggera di piccoli inciampi e grandi passaggi, alla ricerca del solo luogo dove sentirsi veramente a casa. In dodici quadri distinti, scanditi dal passare dei mesi e dal variare degli ambienti e degli interlocutori, la nostra antieroina condivide il proprio mondo, canta i suoi sogni e piange partenze, tra risate e commozione. Prodotto dalla compagnia Magnitudonove e con la regia di Sonia Barbadoro, “Un cottage tutto per sé” è stato finalista al Premio Laura Casadonte 2016 e scelto per il festival 2018-19 di teatro italiano a New York “In Scena! Italian Theater Festival NY”.
Diplomata alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 1993, Natalia Magni alterna ruoli brillanti a ruoli drammatici e passa dai testi classici ai lavori di autori contemporanei. Negli Stati Uniti, dove ha vissuto per molti anni, riceve ottime recensioni nel ruolo di Madame ne “Le Serve di Genet”, regia di Maria Vargo, e la candidatura a migliore attrice al MethodFest di Los Angeles con il corto “Tremors” di Evelin Longo. Nel team di E!Enertainment Television Italia lavora al programma “Live from the Red Carpet”.
Il Lucido’s Family Festival è sostenuto dall’assessorato alla Pubblica Istruzione e Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Cagliari e dalla Fondazione di Sardegna.