“Abbiamo collaborato responsabilmente nei mesi scorsi per garantire ai sardi che politica e istituzioni regionali avessero voce univoca sulla sicurezza e sulla difesa dalla pandemia. Da quando il Presidente Solinas ha pensato che il peggio fosse passato e ha iniziato a muoversi da solo, non ha fatto che confondere, spaventare e danneggiare i sardi. Dopo 4 intense settimane passate a formulare le più strampalate ipotesi per generare un fantomatico passaporto sanitario per entrare in Sardegna, il presidente della Regione, scoperto il bluff sul piano politico, istituzionale, amministrativo e scientifico, annaspa nel ridicolo che lui stesso ha generato”, è il commento al vetriolo, affidato a un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, di Emanuele Cani, Segretario del PD Sardegna, nei confronti del Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas in relazione alla questione del tanto discusso ‘passaporto sanitario’.

“Noi preferiamo parole chiare: non esiste e non è mai esistito né sul piano scientifico né sul piano amministrativo un passaporto sanitario come quello frutto della sua immaginazione. In tutto il mondo questo si ottiene solo da una vaccinazione, come quelle obbligatorie per chi viaggia verso alcuni Paesi nel mondo, che oggi non è disponibile per il Coronavirus che ha portato il Covid 19. Da tempo stiamo insistendo sulla necessità, invece, di effettuare uno screening della popolazione sarda con tamponi e test, richiesta completamente ignorata dal presidente Solinas. Il presidente sa, e non può continuare a nascondersi dietro un dito, che se vuole garantire maggiore sicurezza ai sardi deve applicare con attenzione le indicazioni comportamentali già presenti o renderle più cogenti, ma per questo deve assumersi la responsabilità di farlo. Non può pensare di essere l’uomo di tutte le aperture e sperare che le chiusure le facciano altri: la responsabilità dei controlli o di definire regole più restrittive con protocolli di sicurezza per le strutture turistiche, come di un’organizzazione sanitaria adeguata e di un piano sanitario adeguato è solo del Presidente della Regione, in particolare pensi il Presidente a prevedere ed attuare il piano sanitario con la organizzazione dei servizi sanitari territoriali, anche in previsione dei previsti afflussi turistici, con la riorganizzazione degli ospedali per tutte le patologie, pur mantenendo attive tutte le strutture Covid”, tuona Cani.

“Il Presidente sa bene tutto questo e non ha esitato a giocare in maniera spregiudicata con le paure dei sardi al gioco che sa fare meglio, lo scaricabarile, solo per nascondere la sua assoluta mancanza di idee e iniziative per risollevare la Sardegna dopo un anno di gestione e tre mesi di fermo totale. Il problema che ha buttato via in pochi giorni un’immagine della Sardegna che non aveva bisogno di essere esposta in questo modo e denigrata. Il turismo è una cultura innanzitutto ma per moltissime famiglie in Sardegna è anche un lavoro e una professione. E queste famiglie non meritavano di essere danneggiate dal loro Presidente”, conclude il Segretario sardo del PD.

Sardegna Covid-free, tutti i dubbi sul passaporto sanitario per i turisti