“Domani sarà un’occasione per ricordare, ancora una volta, l’importanza del sostegno alla ricerca per le cure. Una giornata che cade in un momento difficile, contrassegnato dall’emergenza per un’epidemia che non ci ha fatto dimenticare chi soffre per altre malattie, già presenti sul nostro territorio ancora prima che arrivasse il coronavirus”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, alla vigilia della Festa nazionale per la sclerosi tuberosa, in programma il 22 maggio.
Una patologia, la ‘ST’ classificata come malattia rara, che colpisce un neonato su 6.000 ed è fra le principali cause genetiche di epilessia e disabilità intellettiva.
Sclerosi tuberosa, ma non solo: “Oggi, in Sardegna, sono circa novemila i pazienti affetti da malattie rare iscritti nel Registro regionale. Il potenziamento dei centri di riferimento e dell’assistenza sono per noi una priorità. Temi importanti sui quali la Regione, nell’ultimo anno, non ha mai fatto mancare il confronto con i malati e le associazioni”, precisa l’esponente della Giunta Solinas.
“L’emergenza Covid-19 – conclude Nieddu – ha pesato in modo particolare sui soggetti più fragili. In questa fase non intendiamo abbassare la guardia, ma il miglioramento della situazione epidemiologica ci consente di lavorare per far ripartire, in sicurezza, l’attività ordinaria negli ospedali e nei poliambulatori del territorio e di riprendere progressivamente i progetti rimasti in sospeso”.