Sono state evase dalla Regione Sardegna oltre 14mila pratiche di cassa integrazione in deroga per oltre 30mila lavoratori sardi e per un importo intorno ai 55 milioni di euro. Lo ha dichiarato l’assessora regionale Alessandra Zedda, specificando che “sono arrivate 14.486 domande dalle aziende, 400 erano errate e hanno avuto bisogno di un’ulteriore istruttoria”.
Per l’erogazione degli indennizzi, la Zedda chiarisce: “ora spetta all’Inps pagare”.
“Tutte le imprese sarde sono state colpite dalle conseguenze della pandemia e per questo si sono rivolte alla Regione alla ricerca di sostegno finanziario. Noi abbiamo competenza diretta soltanto per la cig in deroga – ha spiegato – ma non è facile farlo comprendere all’esterno e differenziare le responsabilità che sono invece a capo di altre istituzioni come L’Inps e il ministero”.
Alessandra Zedda ha poi parlato della necessità di rimodulare il programma “Destinazione lavoro”, dei tirocini (“serve un orientamento del ministero del Lavoro”), oltre che della necessità di fornire un aiuto concreto alle 300 agenzie formative della Sardegna “per agevolare la ripresa”. Sul microcredito “ci sono 158 nuove pratiche per un totale di 4 milioni di euro impegnati”.