E’ ufficiale: lunedì 18 maggio in Sardegna, come conferma l’assessore della Sanità Mario Nieddu, partirà l’indagine promossa a livello nazionale per trovare e mappare i positivi asintomatici.
“In realtà potremmo anche riuscire ad avviarla prima”, afferma Nieddu. Verranno effettuati complessivamente 5mila test, che fanno parte dei 150mila previsti dal commissario straordinario Arcuri per tutto il Paese. I cittadini verranno scelti a caso dall’Istat, attraverso il codice fiscale, seguendo criteri di età, genere e professione. Ottenuto dai gestori delle reti mobili il numero telefonico dei prescelti, sarà cura della Croce Rossa nazionale convocare i soggetti anche con un sms. L’adesione sarà volontaria.
Quasi in contemporanea sarà avviata, a partire dalla zona di Sassari – la più colpita nell’Isola dal covid 19 -, l’indagine epidemiologica regionale: i circa 40mila test anticorpali saranno processati in quattro piattaforme individuate a Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. Anche in questo caso le campionature saranno concentrate nei paesi risultati sinora immuni (circa 250 Comuni sui 377 complessivi). Funzionali alla Fase 2 sono anche le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, ovvero squadre di medici e infermieri che dovranno garantire interventi rapidi e mirati a domicilio. Nell’Isola sono già operative molte delle 32 previste, le ultime attivate in ordine di tempo sono quelle dei distretti di Olbia, Tempio e La Maddalena. In ogni caso, ha specificato l’assessore della Sanità nei giorni scorsi, l’attivazione è strettamente legata alla reale necessità.