“Il presidente Solinas aveva garantito la pubblicazione a beneficio dei sindaci dell’indice di trasmissibilità del contagio R(t), ma la Regione non è stata in grado di fornirlo per 366 Comuni su 377”, scrive così il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani, in una nota molto critica nei confronti della Giunta.

“Il presidente – spiega – ha illuso tutti di voler anticipare le aperture in Sardegna, in deroga al dpcm, con una sua ordinanza confusa e difficilmente applicabile con la quale scarica ogni responsabilità sui sindaci”. Secondo Cani “è sbagliato immaginare provvedimenti di alleggerimento delle restrizioni senza un’adeguata conoscenza che si basi su numeri importanti di test effettuati”.

Infatti, “più che proclami trionfalistici e ordinanze inapplicabili servono tamponi e test in larga scala: ad oggi, con poco più di 30mila tamponi effettuati, la nostra Regione vanta un primato negativo all’intero territorio nazionale, visto che siamo in fondo alla classifica”.

Certo, ammette il segretario dem, “i dati ufficiali sulla pandemia in Sardegna sono sicuramente incoraggianti, ma non siamo per niente tranquilli: il numero di analisi è irrisorio se si pensa alla capacità di contagio di questo terribile virus e al fatto che si va verso un allentamento delle misure restrittive”. In questa fase, conclude, “è di vitale importanza l’attività di prevenzione, servono tamponi e test diagnostici su una percentuale ragionevole della popolazione, in modo da avere un tracciamento del virus”.