“Giovedì mattina, un giorno prima della figuraccia fatta dal Presidente della Regione in merito al flop delle riaperture, era riunito il Consiglio regionale, in quell’occasione, per l’ultima volta, abbiamo provato a suggerire una strada che evitasse delusione, rabbia e ulteriori perdite economiche ad esercenti stremati – scrive in un post sui social Francesco Agus, Consigliere Regionale dei Progressisti – abbiamo detto che senza una modifica dell’ordinanza la conclusione sarebbe stata inevitabile, data la scelta di basare le decisioni sull’R(t), un indicatore totalmente sbagliato e su scala comunale meno attendibile di una predizione del mago Do Nascimiento”.
“Eravamo pronti a sederci attorno a un tavolo e a lavorare per correggere le disposizioni sulla base dei suggerimenti già inviati alla maggioranza poche ore dopo la pubblicazione dell’ordinanza, però, come spesso accade, ignoranza e supponenza viaggiano a braccetto. Hanno fatto finta di non capire – prosegue il post di Agus – il nostro appello in aula è caduto nel vuoto e la disordinanza non è stata corretta sino all’epilogo tragicomico di ieri sera”.
“Perché purtroppo alla Giunta regionale e al suo Presidente piace guidare a fari spenti nella notte, piace fare promesse senza essere certi di poterle mantenere, piacciono i titoli ad effetto sui giornali senza che ci sia sostanza a monte, piace circondarsi di persone senza qualità a parte quella di dire sempre di si – scrive il Consigliere Regionale – è questo il dramma della Sardegna”.
Per concludere Francesco Agus denuncia: “I dati comunicati ieri, oltre che inutilizzabili ai fini delle riaperture, sono falsi e contengono gravi errori e omissioni, vista la delicatezza della vicenda (e i risvolti che potrebbe avere) consiglio vivamente chi li ha validati di correggerli e di rendere disponibile le elaborazioni parziali”, conclude Agus.
I Sindaci della Città Metropolitana di Cagliari contro Solinas, l’11 non riapriranno
Fase 2: Solinas: “Rt non rilevabile nella maggioranza dei Comuni”