A Nuoro la riapertura della città seguirà l’andamento graduale delle date dettate dall’ordinanza della Regione Sardegna, a patto che l’indice di contagio del coronavirus sia pari o inferiore allo 0,5.
E’ la condizione che il sindaco Andrea Soddu mette per la firma della nuova ordinanza che consentirà la ripartenza anticipata delle attività finora chiuse (parrucchieri, barbieri e centri estetici) o aperte parzialmente (ristoranti, bar pasticcerie solo per l’asporto). Il 5 maggio il primo cittadino aveva dato il via libera all’apertura del cimitero comunale, dei parchi, dei giardini pubblici e dei distributori di bibite.
“La fase 2 è iniziata e i cittadini si stanno comportando bene, esattamente come nella prima – spiega Soddu – L’ok all’apertura l’11 maggio delle botteghe che erogano servizi alla persona, dei negozi di abbigliamento e calzature e dei mercati rionali, è legato – ribadisce – all’indice di contagio del virus. Se l’indice a quella data sarà intorno a 0,5, tutte queste attività potranno riaprire seguendo le regole date: dispositivi di protezione individuale, sanificazione dei locali, distanziamento di almeno due metri tra le persone. Lo stesso discorso vale per l’apertura anticipata, fissata dal Governo per il 2 giugno, di bar, ristoranti e servizi che al momento funzionano per solo per l’asporto. Stiamo navigando a vista – confessa il sindaco – ma confidiamo nel trend positivo che abbiamo avuto a Nuoro città in questi due mesi: sono stati meno di 20 contagi”.
Soddu si dice convinto della necessità delle riaperture, ma chiede cautela. “Ringrazio i nuoresi che hanno osservato per due mesi regole dolorose. Ora col buon senso del padre di famiglia bisogna procedere alla riapertura, l’economia non può permettersi ulteriori battute di arresto. Lo possiamo fare solo rispettando le prescrizioni sanitarie e sono certo – dichiara – che i miei cittadini hanno capito la lezione”.