Lucia, cagliaritana di 66 anni, durante questa quarantena è rimasta bloccata in casa per motivi di salute, senza poter andare alle poste a pagare l’affitto con i soldi del reddito di cittadinanza, perchè, nonostante una delega notarile che permette all’ex marito di agire in suo nome, la burocrazia “all’italiana” ha avuto il sopravvento.

Lucia è letteralmente ‘prigioniera’ nel suo appartamento, nonostante non abbia contratto il nuovo coronavirus, a causa delle patologie di cui soffre: diabete, insufficienza venosa agli arti inferiori con tromboflebite, stati d’ansia e claustrofobia.

“Vive da sola e da qualche mese percepisce il reddito di cittadinanza – spiega Emanuele – Mio padre nel ’94, anche prima della separazione, aveva stipulato una delega notarile nel caso mia madre non potesse più muoversi a causa del suo stato di salute. Mia madre è in affitto e, con il reddito di cittadinanza, riceve 280 euro della cosiddetta ‘quota B’ sulla carta apposita. A fine febbraio era riuscita ad avvicinarsi alle Poste per firmare di persona il mandato per il bonifico. Purtroppo le sue condizioni sono peggiorate e la situazione legata al Covid non aiuta: soffrendo di claustrofobia anche il semplice uso della mascherina, le provocata gravi stati d’ansia”.

La donna ormai non esce più di casa e nè figlio nè ex marito riescono a pagare l’affitto perché la normativa richiede la presenza di Lucia. “Ho contattato forze dell’ordine, Inps e il direttore dell’ufficio postale ma non siamo riusciti a sbloccare la situazione – dice esasperato Emanuele – La padrona di casa sta aspettando anche l’affitto di aprile, ma non possiamo fare niente”. Referenti locali di Poste e Inps, interpellati, hanno risposto di aver rispettato le regole e non sanno come intervenire. Il problema sarebbe al ministero del Lavoro. Il 23 aprile scorso l’ufficio stampa del ministero ha rassicurato che “non è operativo il meccanismo di decurtazione previsto dalla norma”, quindi i soldi degli affitti rimarranno nella card del reddito di cittadinanza. E ha aggiunto: “Per quanto riguarda la delega, gli uffici Inps stanno facendo un approfondimento” e “deve essere trovata una soluzione”. Nel frattempo Lucia continua a non poter pagare l’affitto.