Al Comune di Olbia volano gli stracci. Le esternazioni della consigliera Giulia Derosas di Forza Italia verso la collega Patrizia Desole del Pd non sono l’unico argomento su cui oggi si scontra la politica cittadina. A mandare fuori controllo il livello dello scontro è il violento botta e risposta tra il sindaco Settimo Nizzi e il consigliere di opposizione Davide Bacciu, andato in scena nella stessa seduta consiliare. “Ricordati che ti ho dato il lavoro, ti ho fatto presidente dell’Aspo, e non dico altro. Fammi stare zitto che è meglio”, ha detto Nizzi all’interlocutore.
“Prima di parlare delle cose che faccio io, lavati la bocca”, gli ha intimato. Lo scontro era iniziato quando Bacciu è intervenuto sui provvedimenti a contrasto della crisi economica. “Chiediamo di dare il nostro contributo, invece c’è la volontà di escludere, di andare in televisione a parlare di tavolini, ma è questa la proposta?”, ha detto. “Se fossimo stati tonti come te, saremmo stati morti”, gli ha detto Nizzi in gallurese, interrompendolo. “Pensa un po’ cosa stai dicendo”, ha aggiunto. “Fino a oggi non ti eri mai permesso e ti chiedo cortesemente di non permetterti mai più di rivolgerti così a me – gli ha risposto Bacciu – non sono tuo figlio né un tuo galoppino”.
E poi “tonto sarai tu e chi non te lo dice – ha detto al sindaco – non permetterti mai più”. Ma Nizzi ha raccolto la sfida. “Io dico quello che voglio”, gli ha risposto. “Sei un grande maleducato, Olbia non merita un maleducato così, sei solo un cafone, quando ti rivolgi a me devi farlo in maniera corretta”, gli ha detto il consigliere, sempre più concitato. “Io dico quello che voglio”, ha ribattuto. “Asinone”, gli ha urlato contro più volte prima di quella frecciata sulla nomina alla guida dell’Aspo, la società che gestisce il trasporto pubblico locale.