Mariano Mariani economista, manager pubblico, direttore del Parco di Porto Conte, ha scritto “Dopo il Coronavirus: vademecum per la rinascita economica dei territori”, presentato oggi con Ermete Realacci, ambientalista, presidente della Fondazione Symbola, il presidente del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e di Federparchi, Giampiero Sammuri, l’assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Emanuele Beccu, il commissario del Parco nazionale dell’Asinara, Gabriela Scanu, il presidente di Camera di Commercio e amministratore di Porto Conte Ricerche, Gavino Sini, e il sindaco di Alghero, Mario Conoci.
Mariani è intervenuto anche alla conferenza sui primi risultati dell’Unità tecnico-operativa che coordina, voluta dal Comune per tracciare il percorso attraverso cui uscire dalla crisi e creare un modello applicabile anche altrove, affermando: “C’è un paziente da salvare, la necessità di liquidità è urgentissima”. C’è da rianimare un territorio in agonia e Mariani accantona la teoria. “Regione ed enti locali dichiarino guerra alla burocrazia”, chiede.
“La Regione non paga le imprese da gennaio, c’è difficoltà a sbloccare le istruttorie già rendicontate – denuncia – sarebbe un’importante iniezione di liquidità”. Mariani chiede azioni straordinarie. “Si ripensi la cassa integrazione, così è una misura da crisi industriale – dice – ma ora deve consentire alle imprese di operare, per abbattere il costo del personale e ripartire”. A Cagliari propone anche “sostegni a fondo perduto, da coprire coi soldi comunitari e il mezzo miliardo della vertenza entrate”. Tra le ipotesi anche “emissione di mini bond, come in Campania, e l’uso della moneta complementare, è stolto non utilizzarla per uscire dalla crisi”. Altro punto: i trasporti. “L’Europa ha azzerato gli aiuti di Stato – dice Mariani – si aiutino le società di gestione a chiudere accordi con le compagnie aeree prima che vadano altrove”. E poi “via alla promozione, con corridoi franchi per consentire vacanze in sicurezza a realtà come la Spagna, la Catalogna – conclude – e altri territori con cui siamo collegati”.