La società Villa Lavinia avrà ancora 15 giorni di tempo per organizzare il trasferimento degli anziani attualmente ospitati nella struttura di via Ischia. La proroga è stata concessa dai Servizi Sociali del Comune di Quartu Sant’Elena al fine di tutelare gli ospiti della residenza in un momento storico difficile come quello attuale, durante il quale per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Coronavirus sono state adottate diverse misure straordinarie.
Il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute – Nas di Cagliari aveva segnalato già a dicembre che, nel corso di un’ispezione congiunta con personale del servizio SIAN dell’ATS-ASSL di Cagliari presso la struttura di via Ischia, erano state riscontrate l’apertura e l’esercizio di un’attività abusiva riconducibile ad una struttura residenziale per anziani, con la presenza di diciannove ospiti e personale addetto all’assistenza.
Anche il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione ASSL Cagliari aveva trasmesso ai Servizi Sociali copia del provvedimento amministrativo con cui era stata disposta la sospensione immediata a tempo indeterminato dell’attività di preparazione e somministrazione dei pasti esercitati dalla società Villa Lavinia nei locali di via Ischia.
Pertanto già nel mese di febbraio, a seguito della verifica sulla documentazione agli atti d’ufficio relativa alle pratiche presentate dalla società, il Nucleo verifica strutture sociali aveva constatato l’insussistenza di alcuni requisiti fondamentali. Per l’avvio di una struttura sociale residenziale per anziani, con tipologia ‘Comunità alloggio per anziani autosufficienti’, è infatti necessario avviare innanzitutto una conferenza di servizi; in assenza dell’acquisizione del Provvedimento Unico Favorevole la struttura non risulta abilitata.
La tutela delle condizioni di sicurezza e di salute di ospiti e operatori ha indubbiamente interesse prevalente rispetto a quello dell’imprenditore alla prosecuzione dell’attività. Pertanto con atto dirigenziale dello scorso 25 febbraio, l’Ente aveva provveduto a ordinare la cessazione dell’attività abusiva di struttura sociale residenziale per anziani presso l’immobile di via Ischia, in considerazione dell’assenza del titolo abilitativo richiesto dalla normativa regionale di riferimento.
La stessa ordinanza prevedeva la cessazione dell’attività a partire dal trentesimo giorno successivo alla notifica dell’atto, per consentire di provvedere ad un adeguato trasferimento degli anziani ospitati presso altre strutture idonee, ovviamente con il coinvolgimento dei rispettivi familiari.
A seguito dell’insorgere della pandemia da Coronavirus, che ha comportato la disposizione da parte del Governo e della Giunta regionale di opportune misure volte al contenimento del rischio di contagio, si è ritenuto necessario salvaguardare la salute degli anziani ospitati nella struttura in oggetto. È stata pertanto concessa una proroga sino a fine aprile dei termini dell’ordinanza dirigenziale in questione. Scadenza che oggi, anche a seguito del Decreto Legge dello scorso 8 aprile, in particolare per ciò che concerne appunto i termini dei procedimenti amministrativi e l’efficacia degli atti in scadenza, sono stati ulteriormente prorogati sino al prossimo 15 maggio.