Il Codacons ha presentato un esposto alla Corte dei conti regionale sul caso della fornitura di mascherine da parte della Regione Sardegna, chiedendo di aprire un’indagine per possibile danno erariale.

“In base a quanto si apprende da fonti di stampa – spiega l’associazione dei consumatori – il 24 marzo scorso la Protezione civile della Regione Sardegna acquistava con urgenza in affidamento diretto 4 milioni di mascherine per una spesa complessiva di 18,5 milioni di euro Iva compresa. Ad aggiudicarsi la fornitura richiesta dalla Regione è la Demar Hospital, società con sede operativa a Reggio Calabria e base legale a Roma che ha inviato il preventivo alla Protezione civile sarda ventiquattro ore prima. L’ordine effettuato – scrive il Codacons – prevedeva l’acquisto di 2 milioni di mascherine chirurgiche a 0,93 centesimi a pezzo, un milione di mascherine Ffp2 a 5,45 euro e altrettante Ffp3 a 7,8 euro, per un totale di 18,5 milioni di euro Iva compresa. Ma esattamente lo stesso giorno, l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari acquistava 100mila mascherine chirurgiche a 35 centesimi, 10mila Ffp2 a 2,11 euro e 5mila Ffp3 a 3,03 euro, spendendo tre volte meno grazie ai prezzi concorrenziali strappati alla Selvel Hong Kong Limited. Se tali numeri trovassero conferma, la Regione avrebbe potuto risparmiare in totale 9,3 milioni di euro se avesse acquistato le mascherine agli stessi prezzi della ‘controllata’ Azienda ospedaliera universitaria di Sassari”.