In quattro a deporre la corona d’alloro al Parco delle Rimembranze in rappresentanza dei comitati organizzatori per il 25 aprile a Cagliari. Facile elencare chi c’era: Franco Boi, Carlo Boi, Carlo Dore e Antonello Murgia. Una versione in miniatura – causa dell’emergenza coronavirus – della manifestazione che ogni anno porta per le strade del capoluogo almeno un migliaio di partecipanti.
Una cerimonia breve ma commovente: i quattro, nonostante la mascherina alla bocca, hanno intonato prima l’inno d’Italia e poi Bella Ciao. Applauso finale e ricorrenza celebrata. Una celebrazione seguita con discrezione dalla parte opposta della strada dalle forze dell’ordine. Monitorati nei giorni scorsi i social per alcuni inviti, in altre parti della città ma anche in centri della provincia, a manifestazioni non autorizzate o comunque non in linea con le restrizioni in corso per l’emergenza coronavirus. Manifestazione per pochi intimi.
Presenti, oltre gli organizzatori, solo giornalisti. Due passanti, foulard rosso al collo lei e mascherina con il tricolore lui, si sono fermati davanti al monumento ai caduti e dal telefonino hanno fatto partire anche loro Bella Ciao. Poi i saluti e l’appuntamento alle 15, questa volta dai balconi e dalle finestre, per cantare tutti insieme la canzone del partigiano.