“Il virus non cambia, è stabile e non ci sono prove che sia stato creato in laboratorio. Se Pompeo ha altri dati scientifici, se li faccia pubblicare e chieda all’epidemiologo Anthony Fauci di farseli validare. Dobbiamo concentrarci nell’affrontare la situazione. Poi avremo tempo di capire le origini. Abbiamo troppa gente che parla”. Così, ad Agorà, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, circa le parole proferite da Mike Pompeo, Segretario di Stato Usa, sulla possibilità che il virus sia nato in laboratorio.
Quello che dovrebbe destare più preoccupazioni, secondo Ippolito, è il fatto che al momento manchi un modello di ripartenza in Europa. “Le notizie di ripartenza o proroghe di ripartenza nei diversi Paesi europei sono la dimostrazione che manca un modello per andare avanti in Europa. Non si vede quale è il modello per la ripartenza dell’Europa. Tanti documenti, tante chiacchere, pochi fatti”. L’auspicio “sarebbe stato che l’Europa si fosse fatta più carico che non poche paginette che lasciano liberi i Paesi di ripartire ognuno come può”.