“Un’oasi felice” in mezzo a tanto dramma, “una serata per staccare da tutte le notizie e rilassarsi, divertirsi, ecco spero proprio che il messaggio arrivi e piaccia”: Roberto Bolle parla del ‘Bolle show – il meglio di Danza con me’ in onda sabato 18 aprile in prima serata su Rai1 e racconta la sua quarantena in casa a Milano. L’etoile di danza spiega: “l’idea è venuta proprio perchè è un periodo critico per tutti e c’era l’esigenza di fare intrattenimento, a me è piaciuto subito il progetto di selezione del meglio delle tre edizioni di Danza con me alternando momenti di poesia e magia della danza con l’intervento di ospiti, alternando le diverse emozioni. Scegliere i pezzi è stata dura ma alla fine eccoci qua saremo in compagnia di Alessandra Ferri, Svetlana Zakharova, Polina Semionova ma anche Alberto Angela, Andrea Bocelli, Stefano Accorsi, Marco D’Amore, Sting, Stefano Bollani, Tiziano Ferro e tanti altri per una serata che mi immagino quasi terapeutica, come se il mondo fuori non fosse quello che è diventato!”.
Ci si immagina Bolle piroettare per casa in queste lunghe giornate di lockdown… “Si è chiaro ma non sono così fissato, diciamo che mi alleno il giusto. Tre ore più o meno al giorno, con maestri a distanza grazie alla piattaforma OnDance, è gratuita, libera, accessibile a tutti, con vari livelli e tipologie di esercizio, dallo yoga al pilates alla danza vera e propria. Nella giornata tipo di Bolle c’è spazio per la lettura, la tv e la cucina: “ho fatto crepes al grano saraceno super”.
Roberto Bolle non nasconde una grande preoccupazione anche per il settore della danza: “ad un metro di distanza non si può ballare, la danza è contatto, fisicità, come potrà riprendere? Io spero nell’attenzione del governo, mi appello perchè tenga conto che il ballo è una parte importante della cultura del nostro paese, è un settore penalizzato, in coda ad ogni previsione di riapertura, rischia davvero di morire”. Come immagina Bolle il primo giorno dopo la riapertura? “Fuori, all’aria aperta. Sogno un orizzonte che sia oltre le mura domestiche”.