Primario di neurochirurgia e docente all’Università di Cagliari, non ci ha pensato due volte: il dottor Alberto Maleci ha risposto all’appello della protezione civile e darà il proprio contributo sul fronte dell’emergenza coronavirus in Italia.
Quella della protezione civile è stata simile a una chiamata alle armi, un we want you dei nostri tempi per reclutare uomini in camice bianco pronti a vincere una guerra contro un nemico invisibile. Per il dottor Maleci è bastato compilare un modulo di partecipazione e alle 19:30 del 7 aprile decollerà verso il fronte di una dura battaglia, destinazione Roma.
“Ci hanno chiesto una mano, e ho accettato” ci spiega al telefono. “Insieme a me hanno risposto in tanti, per senso del dovere, tra cui il dottor Serra di Cagliari e il dottor Clemenza, che lavora a Iglesias. Ancora non conosciamo la nostra destinazione ultima né le nostre future mansioni, ma ci basta sapere di essere al servizio della popolazione”.
“Non dico di non essere emozionato per questa nuova avventura ma ci hanno chiamato per svolgere la nostra professione dove c’è bisogno”. Il dottor Maleci si dice inoltre ottimista sull’attuale situazione italiana: “Questo non vuol dire che dobbiamo abbassare la guardia, per tornare alla normalità occorrerà ancora del tempo” afferma Maleci.
Noi non possiamo che augurare il meglio al professor Maleci e ai tanti medici che che si sono uniti per aiutare chi davvero in questo momento ha bisogno del loro aiuto.