Non potranno tornare prima del 30 marzo i due ragazzi sardi rimasti bloccati a Londra dopo aver perso il lavoro a causa dei tagli del personale per coronavirus. Sino a quel giorno rimarranno volontariamente chiusi in casa per evitare il contagio.
In una situazione non facile perché i coinquilini continuano ad andare al lavoro dal momento che nel Regno Unito non sono ancora scattate le misure adottate in Italia per fermare la diffusione del Covid 19. “Speriamo solo che una volta diventata zona rossa ci facciano comunque partire prima del 29, i voli erano tutti pieni”, spiega all’ANSA Aura, protagonista insieme al ragazzo della disavventura in Inghilterra. Loro hanno il biglietto in mano con destinazione Fiumicino.
L’arrivo a Roma è previsto per il 29 alle 21. Ma dovranno trascorrere nello scalo tutta la notte in attesa del volo che l’indomani li riporti a Cagliari. La situazione è precipitata quando l’hotel in cui lavorava uno dei due giovani emigrati in cerca di un futuro lontano da casa ha tagliato il personale a causa dell’emergenza sanitaria. Impossibile restare dal momento che anche per Aura trovare lavoro a Londra, in questa situazione, era sempre più difficile. E allora la sofferta ma inevitabile decisione di tornare. Sì, ma come? È la domanda che si stanno facendo decine di ragazzi sardi ancora bloccati in Inghilterra. Situazione “risolta” ieri per la coppia con il reperimento del volo per Fiumicino. Ma per la fine dell’odissea bisogna ancora attendere.