Sono iniziate oggi alla Protezione civile della Sardegna le operazioni di suddivisione per la successiva distribuzione del carico di dispositivi di protezione individuale, mascherine, tute, guanti, requisito due giorni fa al porto canale dai Carabinieri del Nas di Cagliari.
Parte del carico, destinato ad un grossista di materiale farmaceutico della Liguria, è arrivato stamani a Genova, l’altra metà è rimasta in Sardegna, per ottemperare alla disposizioni impartite da Prefettura e Protezione civile nazionale.
Sono numerose infatti le segnalazioni degli operatori sanitari (nonostante il divieto di nefasta memoria da parte della Regione di non parlare coi giornalisti, pena procedimenti disciplinari) che si lamentano dell’assoluta mancanza di dispositivi di protezione individuale. Anche le sigle sindacali dei medici, oltre alle associazioni di volontariato, sulle quali si regge il sistema sanitario, hanno richiesto un intervento urgente della Regione e del Governo per la sicurezza nei posti di lavoro con adeguate protezioni.
Appena due giorni fa il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, aveva deciso, forse preso da una compulsiva fretta di indipendentismo, che il carico requisito doveva restare in Sardegna. Ma tant’è… e la metà è partita ieri ed è arrivata stamani in Liguria, perché, è bene ricordarlo, anche se la Regione sarda è una Regione a Statuto Speciale, le competenze sulla sicurezza nazionale sono in capo allo Stato.