Dopo lo stop dei voli su tutto il territorio sardo, tranne che per Cagliari Roma-Fiumicino, i dipendenti degli aeroporti di Olbia e Alghero si incamminano verso la cassa integrazione.
“Per la prima volta nella storia aziendale abbiamo deciso, sentiti i sindacati, di fare istanza di ricorso alla cassa integrazione – dichiara Silvio Pippobello, Ad di Geasar, la società di gestione dell’aeroporto olbiese – Stiamo studiando con attenzione gli aiuti alle aziende che il governo sta per mettere in campo”.
Sulla cassa integrazione, “è un passo obbligato per tutte le aziende fortemente colpite dalla grave emergenza è un sacrificio importante, auspichiamo che si limiti nel tempo”.
È probabile, quindi, che la stessa sorte toccherà anche ai lavoratori dipendenti della Sogeaal, la società che gestisce l’aeroporto “Riviera del corallo” di Alghero. Ma è ancora tutto da vedere.
Secondo l’ad olbiese: “la stagione turistica è gravemente compromessa e così i nostri ricavi d’esercizio 2020. Il trasporto aereo mondiale è in ginocchio, i collegamenti internazionali in Italia decimati, i flussi domestici diminuiti del 90% e quelli regionali azzerati – aggiunge – Le conseguenze per compagnie e aeroporti sono disastrose e i danni si riverbereranno a lungo”.
“Le attività degli uffici e delle aree di lavoro sono ridotte al necessario”, spiega Silvio Pippobello, “anche per proteggere la salute dei lavoratori, attraverso modalità di lavoro smart&safe” grazie alle quali “molti colleghi proseguono la loro attività da casa”.