Dopo le ultime direttive adottate dal Governo per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus e vista la gravità della sutuazione, gli alberghi dell’isola stanno chiudendo i battenti.
“Gli albergatori sardi sono preoccupati per l’emergenza nazionale del Covid-19 e stanno affrontando la situazione con spirito di servizio, nonostante non sia imposto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, chi gestisce alberghi aperti tutto l’anno, come quelli delle città, sta provvedendo a cancellare le prenotazioni rimaste e chiudere sino a data da destinarsi. Restano aperte le poche strutture che hanno clienti per ragioni di necessità legate alle attività consentite dall’ultimo Dpcm: accolgono persone che lavorano, parenti di ammalati, personale di pubblica sicurezza, squadre di tecnici, ci sono ospiti in attesa di ripartire e alcuni in isolamento volontario”, commenta il presidente di Federalberghi Sardegna Paolo Manca.
Il futuro resta incerto per gli hotel dell’Isola che avevano previsto di aprire tra la fine di marzo e l’inizio di maggio: gran parte delle loro prenotazioni per i mesi di marzo, aprile e maggio sono state cancellate infatti, mentre rimangono ferme del tutto quelle per i mesi estivi.
“Siamo preoccupati per la situazione che dovremo vivere quando tutto questo sarà finito, ma la cosa più importante adesso è fare la nostra parte per evitare la diffusione del coronavirus e tutelare la salute dei clienti e dei dipendenti. Confidiamo che il Governo e la Regione definiscano tutti i dettagli delle misure decise per venire incontro al mondo produttivo. Oggi speriamo soltanto nello spirito solidale e comunitario di tutti nell’affrontare l’emergenza e risollevare il nostro già debolissimo tessuto imprenditoriale da un altro pesante stop”, conclude Manca.