Ormai gli effetti dell’epidemia arrivano a cascata e l’effetto domino è inarrestabile.

Anche le guide turistiche, professione fondamentale per il sistema italiano, sono in ginocchio e chiedono misure urgenti per arginare la crisi e non compromettere l’intera stagione turistica.

Ma fioccano già le disdette, soprattutto dagli Usa. “Dal nord al sud d’Italia tutte le guide sono ferme. Ci è stato cancellato tutto il lavoro fino a Giugno in tutte e 20 le regioni d’Italia, senza differenza tra zone rosse e non”, siega Maria Paola Loi, guida turistica di Cagliari, che collabora con diversi portali americani e con History Channel .

“Infatti nel mio caso, la Sardegna è stata tra le destinazioni più compromesse per il mercato americano con cui lavoro. Prima ancora del Coronavirus – spiega – a causa dell’impossibilità di poter prenotare voli utili dagli usa all’Italia per poi arrivare nell’isola., Questo perché come si sa dopo la metà di aprile per via della continuità territoriale non prorogata non si trovavano online i voli. Quindi chi ha tentato di trovare delle vie alternative per arrivare ha poi immediatamente cancellato con il diffondersi del Covid-19. Sono danni ingenti – continua la guida cagliaritana -, perdite immediate di decine di migliaia di euro a guida in pochi giorni”.

La preoccupazione viaggia sulle chat: “Siamo sbigottite da Nord a Sud e si cerca di creare alternative con fatica. Io, ad esempio, sto ora lavorando a conferenze e lezioni online (conferenze su temi e luoghi che i clienti che hanno cancellato). I turisti possano seguirmi online in video come local expert su diverse tematiche: arte, etnografia, storia , tradizioni e così via per fare degli esempi. Stiamo cercando di rendere smart un lavoro che si svolge in siti, musei, mostre, chiese . Questa epidemia ci ha portato a reinventarci , fare consulenze. Con la speranza – afferma Maria Paola Loi – che come dopo l’11 Settembre, dopo l’eruzione del vulcano in Islanda, attacchi terroristici in varie zone del Mediterraneo come Egitto e Tunisia, i turisti attraverso le nostre lectures online possano desiderare ancora di più di venire un giorno a godere della destinazione”.

Però prolifera l’abusivismo: “Allo stesso tempo però assistiamo allo sconcertante fenomeno dello sciacallaggio: circolavano (prima del Dpcm dell’8 marzo) gruppi esteri con guide di dubbia provenienza nelle piazze delle nostre città d’arte, mentre le attività promosse dalle guide locali sono state sospese”.

E a questo punto le guide italiane chiedono al Governo “un intervento immediato che, a nostro giudizio, come minimo potrebbe coincidere con un sostegno pari al reddito di cittadinanza per almeno tre mesi e la defiscalizzazione completa per l’anno in corso. Se la situazione non peggiora ulteriormente, queste misure potrebbero permetterci di resistere e di superare questo momento di crisi grave”, conclude Maria Paola Loi.