Si fa sempre più nitido il quadro di come agisce il virus Sars-Cov-2: è capace di infettare non solo i polmoni, ma le alte vie respiratorie, cioè naso e gola. Rispetto al virus della Sars che colpiva solo i polmoni, questo del Covid-19 è dunque più contagioso.
Lo indica la ricerca dell’università di Monaco pubblicata sul sito MedrXiv, che come altri siti simili in questo periodo funziona come una corsia preferenziale per gli studi sul coronavirus, raccogliendo quelli in via di pubblicazione ma non ancora validati dalla comunità scientifica internazionale. Il problema non è soltanto quello della presenza dei sintomi lievi: per il virologo Carlo Perno, dell’università Statale di Milano, non si è ancora determinata “la soglia oltre la quale una persona asintomatica diventa infettiva e quando smette di esserlo anche quando i sintomi sono scomparsi.
Si può infatti risultare positivi al tampone. ma non necessariamente essere infettivi”. La ricerca tedesca, condotta da Christian Drosten e Clemens Wendtner, ha analizzato i dati relativi alle persone contagiate a Monaco a fine gennaio, confermando alcuni punti chiave dell’azione del virus. “Il primo – ha rilevato Perno – è che, in base alle sue caratteristiche biologiche, il virus ha la capacità di infettare e replicarsi sia nella parte rino-faringea, che in quella polmonare, quindi alte e basse vie respiratorie.
I coronavirus classici, come quello del raffreddore, di solito colpiscono solo le vie respiratorie superiori, mentre quello della Sars solo quelle inferiori”. Questo fa sì che il Sars-Cov-2 sia contagioso come un raffreddore, ma in più causi una polmonite. “Rispetto a Sars e Mers, il Covid-19 ha però un tasso di mortalità minore”, continua.