“In questo momento di emergenza nazionale occorrono unità di intenti e serietà, rinsaldando le fila delle istituzioni e stando ben lontani da polemiche fini a se stesse. Questo non può però esimerci dallo svolgere un puntuale ruolo di controllo, assicurando altrettanto puntuali risposte ai cittadini che ci chiedono informazioni e chiarimenti”, così il senatore pentastellato Marilotti circa la Coppa Davis Italia-Corea del Sud in programma il prossimo fine settimana.
“È quel che avrei voluto fare, anche a proposito dell’appuntamento della Coppa Davis di tennis, avrei voluto avere gli strumenti per capire come mai, in un quadro non uniforme di provvedimenti assunti da governo e federazioni sportive a proposito di gare ed eventi, si fosse sentita la necessità di confermare lo svolgimento della sfida fra Italia e Corea del Sud, posto che quest’ultima squadra, e intendo non solo i cinque atleti convocati ma un’intera delegazione composta da tecnici, fisioterapisti, accompagnatori, sostenitori, arriva dalla parte del mondo in cui il coronavirus si è originato e poi diffuso con particolare virulenza. Molti cittadini ci chiedono: ‘Come mai l’evento è stato confermato? In base a quali valutazioni e verifiche?’. Avrei voluto avere la possibilità di dar loro delle risposte. Posto che le informazioni ricevute a Cagliari, da autorità istituzionali e sanitarie rimandavano a Roma e a un via libera arrivato direttamente dal governo, ho più volte – e con vari mezzi – provato a contattare il ministro dello Sport Spadafora, che non ha ritenuto di rispondermi, né di richiamarmi, né di farmi contattare da altri. Allo stato – conclude Marilotti – non ho dunque risposte da dare, anche se non smetterò di cercarle. Ho però un’inquietudine nuova, legata a un resoconto giornalistico a proposito di quanto riferito dagli stessi componenti della delegazione coreana giunta a Cagliari, peraltro ancora incompleta, causa di alcuni blocchi in corso in aeroporti del Medio Oriente: ‘Al nostro arrivo a Roma non abbiamo dovuto sottostare a nessun controllo, una verifica sulla temperatura corporea l’abbiamo subita solo all’aeroporto di Cagliari'”, ha concluso il parlamentare.