Una crisi che sembra non finire più. L’ultima volta che il Cagliari ha vinto in campionato era il 2 dicembre (gol di Cerri al 96′ nel 4-3 alla Sampdoria). Tre giorni dopo, un altro successo, in Coppa, sempre con la Samp. La squadra di Maran sembrava averci fatto l’abitudine. Poi qualcosa si è rotto: quella di ieri con la Roma è stata l’undicesima partita di fila dei rossoblù senza vittorie. Una serie negativa con numeri che fanno riflettere: quattro soli punti, frutto di altrettanti pareggi.
Il resto è una collezione di sconfitte: sette. Ventidue i gol subiti con una media di due a partita. Dodici, invece, i gol realizzati. Sette li ha fatti Joao Pedro, a quota sedici nella classifica marcatori dietro Immobile, Ronaldo e Lukaku. Gli altri gol della “serie nera” sono opera di Simeone (2), Ragatzu, Nainggolan e Pereiro. Proprio il belga, capitano per la lunga assenza di Ceppitelli, ha indicato la strada per trovare la luce in fondo al tunnel. “Dobbiamo diventare ancora più compatti – ha detto come al solito mettendoci la faccia – pensare a cercare ad ogni costo il risultato, anche senza il gioco o altri aspetti estetici. Oggi siamo riusciti a fare tre gol ad una squadra come la Roma, bisogna però migliorare tanto per uscire dal tunnel. Si vince e si perde tutti insieme, anche oggi abbiamo dimostrato di essere vivi, purtroppo abbiamo incassato alcuni gol anche a causa della sfortuna, da troppo tempo le cose non girano per il verso giusto. L’unica cosa da fare è lavorare duramente, adesso è un momento dove bisogna mettersi a pedalare, puntando anche a vincere di misura, senza badare allo spettacolo e tirando fuori il carattere”.
Ieri la squadra è stata chiamata a rapporto sotto la curva. “Ci dispiace per la rabbia e la delusione dei tifosi – ha detto Nainggolan – dopo essere partiti così bene, adesso le soddisfazioni mancano da troppo tempo. Abbiamo bisogno della nostra gente, sta a noi riportarli dalla nostra parte facendo molto meglio di così”. La panchina di Maran, però, non sembra a rischio. Anche perché all’orizzonte c’è una sfida alla portata dei rossoblù, quella con la Spal. Difficile guardare e interpretare la classifica tra slittamenti e possibili rinvii. Ma il Cagliari, ora deve guardare più in basso che in alto: l’Europa sembra una bella illusione del passato, servono otto punti per stare al sicuro.