Il 2020 sarà un anno innovativo anche per la raccolta dei rifiuti a Cagliari: partirà infatti la “tariffazione puntuale”, un nuovo metodo di calcolo della Tari che prenderà in considerazione non solo la superficie dei locali e il numero dei componenti della famiglia, ma anche la quantità di svuotamenti del “secco”.
I numeri sono già rassicuranti, secondo gli ultimi dati infatti pare che la quota di raccolta differenziata sia passata dal 30% inizale al 60% attuale. L’obiettivo del nuovo calcolo per la tassazione è quello di ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati della matà circa, quindi passare dai 160 kg/anno pro capite di oggi a 90/100 kg; secondo il Comune, questo sarebbe l’unico metodo per ridurre le spese per lo smaltimento nell’impianto Tecnocasic e quindi le tasse sui cittadini.
Come calcolare però la quantità di indifferenziata smaltita da ogni utenza? Con il numero di conferimenti, ossia attraverso la conta dei mastelli e non con la pesatura.
“L’obiettivo è quello di realizzare un sistema premiante in modo da incentivare i cittadini che fanno bene la raccolta differenziata. E al contempo, grazie anche ai nuovi sistemi di videosorveglianza, scoraggiare i comportamenti che seppure in numero sempre minore, compromettono il decoro cittadino, come per esempio l’abbandono dei rifiuti”, è quanto affermato dal sindaco Paolo Truzzu e dall’assessore all’Ambiente Alessandro Guarracino.
Il consiglio quindi per risparmiare? Differenziate il più possibile ed esponete il mastello soltanto quando sarà bello pieno.