Nessuna traccia del bando per i contributi per attività di cultura e di spettacolo per il 2020. È questa la denuncia che parte dai consiglieri del centrosinistra del comune di Cagliari. La paura è quella di vedere a rischio anche quelli già assegnati per gli anni scorsi.
“Per noi le associazioni culturali sono un valore – ha detto Francesca Ghirra (Progressisti) – non mi sembra che lo siano anche per questa giunta”. Presenti alla conferenza stampa anche Camilla Soru (Pd), Matteo Massa, Marco Benucci, Francesca Mulas dei Progressisti, Marzia Cilloccu e Rita Polo di Progetto Comune.
L’opposizione, inoltre, sottolinea che “alcuni progetti culturali che nella primavera del 2018 sono stati approvati e finanziati oggi hanno ricevuto una comunicazione di non idoneità per attività già svolte, altri si vedono richiedere i certificati di agibilità degli spazi utilizzati”.
Il centrosinistra denuncia una bozza di modifica che può “creare enormi disparità tra chi da anni fa cultura in città”. Possibili ripercussioni? “Con un sistema simile – spiegano i consiglieri – potranno andare avanti solo i grandi eventi e non gli appuntamenti minori”.
Le cifre: i contributi sarebbero arrivati a quota 1.100.000 euro nel 2018. “Solo nel 2019 con il cambio di amministrazione, c’è stato un calo che ha portato la cifra complessiva a 694mila euro. Per il 2020 la prospettiva è ancora peggiore visto che parliamo di soli 525mila euro, di cui 69mila destinati all’apertura di beni culturali di proprietà privata”.
Grande schermo in pericolo: “A fronte di 5 iniziative finanziate con i contributi 2019 – ha detto Ghirra – a parità di risorse se ne finanzierebbe una sola. E, per le arti visive e le attività culturali diverse, le risorse non sarebbero sufficienti a finanziare neanche un’iniziativa”.