Il 2019 è stato chiuso con una spesa pubblica sul Programma di sviluppo rurale di 664 milioni di euro (664.171.256 euro) rispetto alla spesa minima obiettivo per non incorrere nella perdita di risorse (n+3) di 524 milioni di euro (524.472.793 euro), superando quindi la soglia dell’n+3 di ben 120 milioni di euro.
“Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 – ricorda l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia – è stato ‘ereditato’ dalla precedente amministrazione regionale e si presenta nella sua articolazione eccessivamente frammentato in quanto sono presenti numerosissimi interventi che ne rendono problematica la sua attuazione. Ciononostante rispetto a una dotazione finanziaria di 1.291.510.417, la cui programmazione si è pressoché completata con gli ultimi bandi pubblicati a fine 2019, sono già state impegnate a favore dei diversi beneficiari risorse per circa 1 miliardo di euro pari al 77% circa della dotazione finanziaria del Psr”. “L’intenso lavoro compiuto nel secondo semestre del 2019 – spiega ancora – produrrà i suoi benefici anche nel corso del 2020, anno nel quale l’obiettivo di spesa fissato è di 700.280.526 euro”.
Per il 2020 si prevedono pagamenti per circa 280 milioni di euro che consentiranno di oltrepassare di circa 250 milioni di euro la soglia dell’n+3 e arrivare a effettuare pagamenti per circa 950 milioni di euro”. “Nonostante le prospettive di avanzamento della spesa non rappresentino un problema – conclude l’assessore – si stanno comunque intensificando tutti gli sforzi per migliorare i ritardi di alcune misure connessi con la complessa articolazione del programma e con il fatto che alcune criticità sono correlate all’operatività dell’Organismo pagatore nazionale, criticità che saranno certamente superate una volta che sarà operativo l’Opr, la cui entrata in attività è prevista, come da decreto ministeriale, nell’ottobre del 2020”.