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Il governatore della Sardegna e la sua Giunta dovranno intervenire sul governo e la Commissione Ue per scongiurare il rincaro dei prezzi di circa il 30% sul trasporto marittimo, scattato dall’1 gennaio per effetto della direttiva europea che impone l’uso di un carburante con bassa percentuale di zolfo, quindi molto più costoso.

Lo prevede una mozione approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale, durante la seduta statutaria dedicato al caro traghetti, presenti il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi, i parlamentari sardi e i rappresentanti di Cal e Anci. Nelle more dell’aggiudicazione del nuovo bando per la continuità marittima, il testo impegna il presidente della Regione a chiedere anche un impegno finanziario dello Stato a favore delle compagnie o degli utenti “per attenuare l’impatto economico e sociale causato dall’aumento dei prezzi”.

Senza compensazioni – è l’allarme lanciato dall’Aula di via Roma – “l’isolamento per i sardi sarebbe ancora maggiore” e si profilerebbe “un disastro per l’economia dell’Isola, in particolare per due settori trainanti come il commercio e il turismo”.

Parlamentari sardi: “Unità per voce grossa”

Condividere gli obiettivi per poter fare “la voce grossa” a Roma. I parlamentari presenti alla seduta statutaria del Consiglio regionale sul caro traghetti sono tutti d’accordo nel dire che i confronti interistituzionali rappresentano – lo dichiara per prima la deputata del Pd Romina Mura – “il modo giusto di procedere per le grandi questioni che determineranno il futuro della Sardegna e delle sue prossime generazioni”. Il senatore del M5s, Gianni Marilotti, è concorde: “Al di là degli accenni polemici – ha chiarito in Aula – mi sembra stia emergendo un atteggiamento condiviso su un tema vitale per la nostra terra”.

Anche il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, guarda “con favore ad una collaborazione più forte fra Governo e Regione, anche per legare il tema del caro-trasporti a quello della continuità”, spiega. Opinioni diverse sono emerse, invece, sull’approccio dell’esecutivo Conte. “So che il Governo sta valutando nell’immediato l’applicazione di incentivi specifici che non violino il principio degli aiuti di Stato – dichiara ancora la deputata Mura – poi, nel nuovo bando della continuità territoriale marittima, dovremo prevedere tutto questo”. Tuttavia il deputato di Fi, Pietro Pittalis, sostiene che “finora non si è sentita una posizione chiara del ministro dei Trasporti. Noi proponiamo uno strumento di intervento, un emendamento al decreto milleproroghe o un decreto ad hoc come si è fatto in altre occasioni, che stanzi almeno 50 milioni da concordare con la Sicilia”. Sulla stessa linea il senatore azzurro, Emilio Floris: “Questo tema non riguarda solo Sardegna ma coinvolge le isole maggiori e non solo, un fatto che può aiutarci a trovare numeri”.

Salvatore Deidda (Fdi) ha dichiarato invece che “il governo deve prendersi le sue responsabilità”. Il collega di Montecitorio Guido De Martini (Lega) ha fatto notare che “il tema dei trasporti dovrebbe portarci tutti a posizioni di unanimità, mentre invece mi rendo conto che nonostante la nostra sola bandiera con i quattro mori in realtà siamo divisi”. Entrando nel merito più tecnico della problematica, la senatrice del Carroccio Lina Lunesu ha ricordato che “Saras sta producendo e vendendo carburante a basso contenuto di zolfo e questa può essere una opportunità per la Sardegna”.

Opposizione insiste: “Poche notizie da Giunta”

Nella seduta statutaria sul caro traghetti non si spengono le polemiche dell’opposizione “sulla mancanza di comunicazione al Consiglio da parte della Giunta”. Il primo a sottolinearlo è il capogruppo di Liberi e Uguali Daniele Cocco: “Questo accade sia sul tema in oggetto dell’aumento delle tariffe che sulla questione continuità aerea”. Lo stesso hanno evidenziato Massimo Zedda (Progressisti) e Gianfranco Ganau (Pd).

L’ex sindaco di Cagliari ha insistito sulla necessità di “patti sottoscritti tra la Regione e la delegazione dei parlamentari sardi, patti chiari di pochi principi”, e ha fatto notare che “oggi per la prima volta tutti assieme, con deputati e senatori, discutiamo di questi temi”. Il capogruppo dem, dopo aver richiamato l’opportunità che l’Aula sia sempre tenuta a conoscenza delle intenzioni della Giunta, ha ricordato che anche il tema del caro tariffe “rientra a pieno a titolo nella vertenza dell’insularità”. Quindi ha invitato i parlamentari eletti nell’Isola “a favorire la discussione e l’approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare che giace nella commissione Affari costituzionali del Senato”. Il consigliere del M5s Roberto Li Gioi si è soffermato sulla decisione del ministero dei Trasporti annunciata il 31 gennaio di stanziare 12 milioni per gli autotrasportatori.

“Sono meglio di nulla”, ha chiarito replicando a Michele Cossa (Riformatori), che invece aveva definito basso lo stanziamento. In generale, il presidente della commissione Insularità ha affermato che la direttiva Ue su carburanti “colpisce soprattutto la Sardegna e non altri”. Allo stesso modo Franco Mula (Psd’Az) ha evidenziato “l’inopportunità che siano i sardi a pagare il costo delle politiche ambientali e degli investimenti a carico degli armatori”. Sul fronte Lega, Dario Giagoni ha osservato che “il rincaro del 30% non può essere attribuito a una decisione delle compagnie di navigazione ma a chi non è intervenuto per impedire che l’Ue determinasse questo aumento”. Infine Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) ha auspicato “scelte strategiche e non scelte tampone”.

Todde: “In Finanziaria interventi ad hoc”

La Regione sta studiano i dettagli di un intervento da inserire nella Finanziaria 2020 in modo da tamponare il caro traghetti in corso da inizio anno per effetto della direttiva Ue che impone l’uso di un carburante con bassa percentuale di zolfo, quindi molto più costoso. Lo aveva annunciato giorni fa il presidente della Giunta Christian Solinas e lo ha ribadito oggi l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde intervenendo in Aula durante la seduta statutaria. Ancora non è stato definito l’ammontare dello stanziamento che dovrebbe andare a beneficio degli autotrasportatori.

“Come Regione Sardegna siamo disponibili a stanziare dei fondi, ma credo che in primo luogo ci debba pensare lo Stato”, ha chiarito l’esponente della Giunta. Todde ha ripercorso le interlocuzioni avute con l’Europa e con il ministero dei Trasporti: “Lanciai l’allerta sul caro tariffe mesi fa, adesso sono preoccupato. Alcuni compagnie hanno acquistato lo ‘scrubber’ che depura il vecchio carburante, ma a quanto risulta non sarebbe più in mercato, quindi la beffa risulterebbe doppia”.