“Tante sollecitazioni a vuoto per intervenire prevenire invece che curare” è il commento amaro dell’associazione Sardegna Pulita, in una nota diramata sui social.
“Negli ultimi 10 anni l’associazione – scrivono Angelo Cremone e Bruno Calabro’ – ha chiesto intervento immediato con carte alla mano sugli alimenti coltivati in loco, contaminati e vietati da ordinanza sindacale, con le analisi sulle acque di falda gravemente avvelenate da sostanze cancerogene, con le strade di penetrazione agraria che circondano il paese, tossiche e nocive, realtà grave questa, a conoscenza di tutte le Istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica. Più volte richiesta una necessaria e doverosa Indagine Epidemiologica – screening – per un campione significativo dei cittadini residenti a Portoscuso e Paringianu”.
“Attraverso un semplice e specifico prelievo del sangue – si legge ancora – si potevano prevenire malattie incurabili, piuttosto che constatare dopo esser stati inascoltati per anni, il danno sanitario crescente tra i tanti cittadini portoscusesi. Riteniamo tali comportamenti istituzionali, omissivi e passibili di incriminazione penale. La nostra associazione, presenterà in merito, a breve, denuncia presso la Procura della Repubblica”.