“In questa vittoria ci sono grandi meriti nostri e pochi demeriti di Pesaro”. Coach Gianmarco Pozzecco celebra così la nona vittoria di fila in campionato. La Dinamo Sassari Banco di Sardegna ha espugnato la Vitrifrigo Arena di Pesaro con un eloquente 107-82, restando in scia della battistrada Virtus Bologna ed evitando di sottovalutare la sfida con l’ultima della classe.
“Abbiamo giocato contro una squadra viva, merito di coach Giancarlo Sacco, che mi ha allenato quando giocavo a Varese – spiega l’allenatore di Sassari – in una situazione del genere non è sicuramente facile, tenere i ragazzi su di morale come sta facendo lui”. Ma dal successo di Pesaro in realtà Pozzecco trae un’altra valutazione. “Giocare contro i miei ragazzi non è facile”, dice il coach triestino. “Loro hanno provato a giocare, sono rimasti in partita con grande spirito di sacrificio, hanno lottato a rimbalzo in attacco – prosegue – ma alla lunga la nostra capacità di giocare insieme e passarci la palla ha fatto la differenza”.
Sul piano tecnico, in fondo, il match è tutto lì. Con Dwayne Evans a referto e in panchina ma ancora sostanzialmente tenuto a riposo precauzionale, con Dwight Coleby pronto a firmare e a debuttare nel match di Champions League in programma mercoledì alle 20 a Strasburgo ma ancora non disponibile, Pozzecco si è affidato al quintetto rodato nelle ultime uscite, con Paulius Sorokas ad aggiungersi a Spissu, Vitali, Bilan e un Dyshawn Pierre per il quale al momento non ci sono più aggettivi. A Pesaro l’ala canadese ha migliorato il suo record personale di punti in Legabasket, segnando 29 punti e arricchendo la sua performance con 13 rimbalzi e la solita presenza su entrambi i lati del campo. Troppo, davvero troppo per una Pesaro che comunque ha dato incoraggianti segnali di vita.