“Il problema di Palermo era il “tciaffico”, quello del turismo sardo è la posidonia”. Ironizza in questo modo Francesco Agus, consigliere regionale in quota Progressisti, sul dibattito che investe in queste ore il Consiglio regionale sardo: la gestione della posidonia spiaggiata. Dopo un incontro pubblico organizzato dalla Lega ad Alghero e promosso dal presidente del consiglio regionale Michele Pais, lo scontro tra Lega e M5S si è infatti riacceso.
“Il problema del turismo? Non la rimozione della posidonia”
Agus, in un post su Facebook, cerca di riportare l’attenzione sull’annoso problema della continuità territoriale sarda. “Questa – spiega, pubblicando due immagini – è la situazione per chi oggi vuole essere sicuro di avere un posto in un volo per la Sardegna nel mese di agosto. Non è una responsabilità dei vettori, ovviamente, ma frutto della semplice applicazione della legge della domanda e dell’offerta: l’incertezza riguardo la proroga della continuità territoriale ha fatto salire alle stelle i prezzi dei collegamenti low cost, le uniche connessioni con la penisola rimaste.
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“Sono prezzi – continua Agus – che si applicano anche a residenti e a emigrati sardi e che, ovviamente, non comprendono la possibilità di portare un bagaglio in stiva né quella di modificare la data del viaggio”.
“Nel mentre l’assessore regionale ai trasporti – conclude – vaga per gli uffici di Bruxelles, non si sa con quale risultato, e la commissione trasporti del consiglio regionale viene convocata, da mesi, solo per discutere una proposta “sulla rimozione della posidonia spiaggiata”. Come se il principale problema del turismo estivo in Sardegna fosse quello e non la sostanziale impossibilità di raggiungere l’isola con orari e tariffe certi.